[ Anno 24° - Sabato, 23 Novembre 2024 - 8:42 ]
Psicoanalisi Oggi
L'attualità della psicoanalisi
A cura di Rosa Elena Manzetti con la collaborazione di Mary Nicotra
Psicoanalisi Oggi
04 Marzo 2012
Considerazioni sull'autismo
Un regime di dittatura protettrice è il modo in cui Annick Deshays, un'autistica mutacica e colta, definisce, nel suo libro, le pratiche di educazione coercitive imposte ai soggetti autistici dai metodi comportamentali in modo universale ed uniforme
Un regime di dittatura protettrice
Un regime di dittatura protettrice è il modo in cui Annick Deshays, un'autistica mutacica e colta, definisce, nel suo libro, le pratiche di educazione coercitive imposte ai soggetti autistici dai metodi comportamentali in modo universale ed uniforme.[1]
Si tratta di un’espressione preziosa perché potremmo utilizzarla come metafora della condizione stessa del soggetto autistico, che vive in una sorta di dittatura che lo protegge dagli attacchi del mondo esterno. Pensare, però, di conseguenza che si tratti di abbattere un muro, non fa che mettere in atto il paradosso della società attuale che impone ai regimi dittatoriali la democrazia passando attraverso la guerra.
Quale altra via per un lavoro con l’autismo che non implichi l’utilizzo di bombe relazionali e di invasioni territoriali, attraverso stimolazioni coatte e coercizioni tramite il metodo dei premi e delle punizioni, e che invece scommetta su un’esistenza singolare del soggetto nel legame?
In effetti la valutazione degli interventi non può essere troppo miope: riprendendo la metafora geopolitica possiamo constatare che laddove l’occidente ha imposto la democrazia, le popolazioni hanno pagato e continuano a pagare un altissimo prezzo e la democrazia va mantenuta con la forza delle armi.
Il bambino autistico è un bambino
La tendenza attuale di applicare ai bambini autistici protocolli e procedure di riabilitazione standardizzate rischia di far dimenticare che un bambino autistico è anzitutto un bambino, e che identificarlo con la sua patologia lo riduce ad un organismo mal funzionante che occorre riparare. Con un bambino, così come con ciascun soggetto, ciò che è primariamente importante è riconoscere l’individualità unica di cui è portatore, e di conseguenza la relazione particolare che con lui si può stabilire. Il compito di un’istituzione, sia essa la famiglia, la scuola, il servizio terapeutico, è anzitutto quello di riconoscere e fare posto a quella particolarità, pena il rischio di trasformarsi in una macchina dispensatrice di cure e di riabilitazione, magari altamente tecnologica ma completamente disumanizzata. Si rischia in tal modo di mettere in atto il famoso adagio: “L’operazione è perfettamente riuscita. Il paziente è morto”.
Non raccomandabili
Perché la relazione finale del tavolo di lavoro sulle problematiche dell’autismo, istituito dal Ministero della Salute fra maggio 2007 e gennaio 2008 indica come “non raccomandabili” le tipologie di intervento che non rientrano nell’ambito cognitivo-comportamentale? Su quali evidenze scientifiche, che non siano delle mere correlazioni statistiche, vengono indicati come “non raccomandabili” gli interventi di tipo relazionale, e in particolare quelli orientati dalla clinica psicoanalitica?
“Le cause dell’autismo sono a tutt’oggi sconosciute”?[2] Non sono gli psicoanalisti ad affermarlo ma le Linee Guida per l’autismo redatte dalla Società Italiana di Neuropsichiatria nel 2005. D’altra parte la psicoanalisi non ha alcun interesse ad entrare in una discussione sulle cause – organiche o meno – dell’autismo. Essa ha però l’interesse di preservare il posto della particolarità di ciascun soggetto e il diritto a ciascuno alla differenza e alla non omologazione. Rivendica il diritto delle famiglie di poter scegliere quali cure desiderano per i loro cari e in chi riporre la loro fiducia, e il diritto dei soggetti autistici di non essere messi in condizioni in cui la loro angoscia è amplificata, ma viceversa di essere ascoltati, sostenuti e accompagnati nelle piccole e grandi invenzioni quotidiane che mettono in atto perché il mondo sia per loro più vivibile.
E le famiglie?
Chi lavora quotidianamente con genitori e famigliari di bambini autistici conosce il dramma profondo di queste persone, che si trovano a scontrarsi con il fatto che il loro amore e la loro dedizione spesso non aiutano il bambino a uscire dall’isolamento in cui si trova recluso. Sono persone che, nella stragrande maggioranza dei casi, vogliono il meglio per i loro figli e non smettono di credere nella possibilità che “qualcosa si possa fare”. Per chi lavora con bambini autistici, la loro esperienza è preziosissima, indispensabile.
La psicoanalisi insegna ad accogliere ciascun soggetto con le sue fragilità, senza giudizio. Così un genitore, per coloro che si occupano di bambini autistici a partire dalla difficoltà della relazione, non è ridotto ad un co-terapeuta che dovrebbe seguire le istruzione degli esperti, ma è anzitutto un soggetto da accogliere con la sua sofferenza e con cui instaurare una relazione di fiducia.
* la riflessione nasce dall'esperienza condivisa e maturata alla Comunità terapeutiche Le Villette (Direttore Clinico Dott.ssa Paola Bolgiani)
[1] A. Deshays, Libres propos philosophiques d'une autiste, Presses de la Renaisssance, Paris 2009, p. 57.
[2] SINPIA – Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Linee guida per l’autismo, Edizioni Erickson, Trento, 2005
Paola Bolgiani AE membro Scuola Lacaniana di Psicoanalisi, Raffaella Borio partecipante SLP, Monica Buemi partecipante SLP, Mary Nicotra partecipante SLP, Rosanna Tremante membro SLP. *
Leggi gli altri Ritratti di donne ->
Istituto Psicoanalitico di Orientamento Lacaniano.
Formazione di laureati in medicina e di laureati in psicologia che scelgano di proseguire la loro formazione in psicoterapia, secondo la psicoanalisi freudiana orientata dall'apporto teorico-clinico datole da Jacques Lacan. Istituto riconosciuto dal MIUR con DM 25.11.2011.Casa Ubaga, un luogo nell'entroterra ligure dove circolano saperi in condivisione
LA CITTADELLA di Saluggia, residenza sanitaria assistenziale per persone giovani e adulte con Sla, Sclerosi Multipla, malattie neurovegetative e anziani
HOMELESS CHILD DonneInViaggio sostiene il progetto di Honduras per i bambini di strada Puoi collaborare anche tu
DIV Network
Div-BestStayInItaly pernottare in Italia. Bed and Breakfast Abruzzo last minute Offerte Speciali Bed Breakfast Calabria Vacanze hotel emilia romagna e in tutta italia.
Bed and Breakfast Liguria last minute Bed Breakfast Molise Vacanze bed breakfast marche
Div-BestStayinitaly Bed and Breakfast Firenze bed breakfast offerte Bed Breakfast Roma Vacanze Bed Breakfast Torino Vacanze Bed Breakfast Torino Casa vacanze Liguria Appartmenti, B&B Torino Vacanze mare Liguria generi.org Casa Ubaga Psicologa clinica, Psicoterapeuta a Torino
Vuoi pubblicare articoli, news, comunicati su DonneInViaggio? Registrati
Se sei già registrata/o vai al Login
Iscriviti alla newsletter per essere informata/o sugli aggiornamenti della rivista
Leggi altre news ed eventi ->
Leggi altre Libri ->
Info Rivista
Rivista a cura
dell'Associazione DonneInviaggio
Direttrice Editoriale: Mary Nicotra
Direttrice Responsabile: Elena Vaccarino
Registrazione Tribunale di Torino N° 5466 del 21.12.2000
Tutti i diritti riservati. E' proibita ogni riproduzione anche parziale di testi e immagini senza autorizzazione scritta.
Sito realizzato da: Maurizio Scarpino